• Autore: Luca Giusti
  • Titolo: Portafogli per L’Investitore – Le Migliori Strategie per Investire in Azioni ed ETF Controllando il Rischio
  • Editore: Hoepli
  • Collana: Economia e Finanza
  • Anno: 2022
  • Formati: copertina flessibile, ebook

Ottobre 2020, un mese particolare nell’anno del COVID-19. Dopo una primavera all’insegna del lock-down e una estate con l’impressione di un ritorno alla normalità, l’autunno dette le avvisaglie che il distanziamento sociale, lo smartworking e le tante ore passate a casa non sarebbero finite, mentre le zone gialle e rosse erano alle porte. Il tanto tempo libero a disposizione furono una occasione per ripensare alle proprie passioni e per dedicarsi allo studio di vecchie e nuove materie.

A fine mese c’era in programma un webinar organizzato da Luca Giusti per presentare la nuova piattaforma Invest Studio, uno strumento informatico concepito per costruire portafogli di investimento. La cosa mi incuriosì, perché un trader sistematico su opzioni e future ed esperto di metodologie di trading algoritmico, iniziò ad occuparsi di portafogli per l’investitore? Fino a quel momento, avevo la falsa convinzione che occuparsi di trading fosse come giocare in Serie A mentre la parte di investimento la Serie B, allora perché Luca Giusti decise di scendere di categoria?

Questo webinar non fu una semplice dimostrazione di un software informatico. Con la velocità di esposizione che lo contraddistingue, Giusti iniziò a mostrare i più famosi e noti lazy portfolio, passando a quelli dinamici basati su modelli quantitativi, seguito dagli approcci per simulare e validare queste strategie, finendo con spiegare come costruire portafogli più articolati usando quelli più semplici come mattoncini da combinare tra loro. Mi resi conto che i portafogli da investimento erano tutt’altro che noiose strategie statiche, sul mio foglio di appunti segnai tutti i nomi dei portafogli e dei modelli che non conoscevo, così da poterli studiare e approfondire con calma in seguito.

Da quel webinar, i successivi articoli di Luca Giusti cambiarono veste, non erano soltanto articoli concepiti per il mondo del trading system bensì erano attinenti anche al mondo dell’investimento, dimostrando come la mentalità dell’investitore e del trader potessero convivere, ogni pubblicazione per me era l’occasione di cogliere qualche elemento in più da aggiungere ai miei appunti e da sviluppare in proprio. Posso affermare che non fui sorpreso quando ci fu l’annuncio della imminente pubblicazione del suo “Portafogli per L’Investitore”, pensai che finalmente avrei trovato in una pubblicazione la raccolta ragionata del pensiero dell’Autore sull’investimento.

Il Libro e l’Autore

Il libro nel formato cartaceo ha una dimensione di 23x15cm con una buona qualità della carta, la mia copia risulta più morbida rispetto ad altri libri dello stesso Editore, mentre la veste tipografica è decisamente piacevole, con tantissime figure a colori e collocate correttamente nel testo. Il contenuto è pensato per un investitore retail il quale possiede già delle conoscenze di finanza personale e opera in borsa tramite banche online. L’impiego esclusivo di ETF e azioni nelle simulazioni di portafoglio, dimostrano questa attenzione verso il grande pubblico degli investitori, lasciando fuori strumenti derivati, leve finanziarie e gestioni multi valuta, più tipiche di grandi gestori patrimoniali.

Il libro inizia la sua storia affrontando dei temi vicini alla realtà, come l’impatto dell’inflazione sui rendimenti, la componente Risk Free, le commissioni, la tassazione al 26% e la valorizzazione in euro, tutti aspetti che tendenzialmente sono trascurati in una fase di pianificazione e costruzione di portafogli. Successivamente si affrontano i più tradizionali portafogli pigri come l’All Season e il Permanent Portfolio: questo punto è uno spartiacque, per molti i lazy portfolio sono un punto di arrivo e trattarli già al capitolo 4 fa intuire che nel resto del libro ci saranno molti argomenti da affrontare e scoprire.

La seconda parte del libro è dedicata ai modelli dinamici, i quali sono classificati in base al modello dinamico di allocazione del capitale, dai più semplici basati sul ranking a quelli raffinati come il risk parity, e in base al modello quantitativo di selezione, che sfruttano i fattori che possono generare un extra rendimento rispetto al mercato. Il fattore che riceve più spazio è il Momentum, capace di lavorare sia con gli ETF azionari e obbligazionari sia con gli ETC sulle materie prime. La terza parte affronta come utilizzare quanto appreso nei capitoli precedenti e poter così costruire un portafoglio completo, coinvolgendo la gestione del rischio e i propri vincoli e obiettivi finanziari.

Il punto di forza dell’Autore è il suo approccio sistematico, ogni modello e teoria che presenta è corredata da simulazioni e applicazioni pratiche. Molto interessante l’esposizione del Walk Forward, un metodo di simulazione non nuovo nel mondo del trading ma che dimostra tutta la sua efficacia anche nelle scelte di allocazione del capitale.

Ci sono anche delle pagine che non convincono del tutto, una su tutte quelle su come implementare un modello dinamico. L’Autore indica che la strada da seguire è quella dei modelli dinamici anche se l’implementazione è difficile: il lettore si trova davanti ad un bivio, da un lato abbiamo il “make”, costruirsi da soli i programmi per analizzare e replicare i modelli dinamici, sull’altro abbiamo il “buy”, affidandosi a software specializzati. Luca Giusti è orientato sulla seconda opzione, argomentando ampiamente i difetti della prima soluzione e i pregi della seconda. Comprendo e rispetto questo pensiero, Luca Giusti ha speso molte energie per creare la sua piattaforma, Invest Studio, un programma efficace e di cui giustamente ne va fiero, però non condivido in pieno l’unilateralità verso il “buy”: stiamo vivendo in un’epoca rivoluzionaria, dove la disponibilità delle informazioni è incredibilmente democratica e le tecnologie informatiche hanno abbassato notevolmente il livello di accessibilità, con Personal Computer dotati di prestazioni adeguate, linguaggi di programmazione di alto livello e di piattaforme via web, ma soprattutto una politica open source che ne abbatte i costi, permettendo ad un’ampia platea di investitori di realizzare in proprio scenari complessi di analisi. Non dobbiamo demotivare chi è orientato al “make” piuttosto che al “buy”, per fare un paragone è come se in un viaggio scegliessimo una strada panoramica al posto della sicura e facile autostrada, sicuramente più tortuosa e piena di imprevisti ma decisamente più appagante per la nostra carriera di investitori.

Luca Giusti è un divulgatore e relatore a livello internazionale, oltre ad essere un trader sistematico su opzioni e future, esperto di metodologie di trading algoritmico, membro del comitato scientifico SIAT, la Società Italiana di Analisi Tecnica. Tutto il suo bagaglio culturale traspare nel testo, spiegando in modo semplice e lineare argomenti complessi, aiutandosi molto con la grafica nell’esposizione delle sue tesi. Non solo modelli e numeri, in tutto il libro è presente una continua attenzione verso la gestione del rischio e su alcuni importanti bias, i preconcetti della mente che influenzano le nostre scelte, come il survivorship bias e il selection bias, che se non riconosciuti possono portare le nostre strategie a ottenere risultati divergenti rispetto a quelli forniti in fase di analisi.

Valutazioni

L’accoglienza da parte del pubblico è stata buona, è stato interessante come abbia generato dei dibattiti sui social network e opinioni diverse tra loro, un aspetto positivo perché significa che il libro ha lasciato un segno nella mente dei lettori. Molti avrebbero preferito un taglio più rivolto all’operatività che alla progettazione dei modelli, altri invece hanno apprezzato l’incredibile quantità di idee e spunti operativi, riconoscendo che questo libro è un punto di partenza per dotarsi di strategie di investimento più adeguate ai propri obiettivi finanziari.

Personalmente il libro risponde alle mie aspettative, è un’ottima opportunità per conoscere lo stato dell’arte sulle metodologie di investimento e per accrescere la nostra cultura di finanza personale, complementare alla sua precedente pubblicazione “Trading Meccanico” rivolto ai Trader. Sicuramente non è un manuale dal taglio pratico con la “soluzione finale” ai nostri problemi, anche se può sembrare un confronto forzato paragono Luca Giusti ad un musicista Progressive Rock, che richiede un pubblico preparato e con la voglia di sperimentare. Non è necessario che dopo la lettura del libro diventiamo tutti esperti di modelli quantitativi, avere una maggiore consapevolezza sul mondo dell’investimento ci aiuta ad essere più critici sui suggerimenti della nostra banca o del nostro consulente finanziario, riconoscendo quando le proposte sono di qualità e adatte alle nostre esigenze. Forse è questo lo spirito giusto con il quale il libro andrebbe letto, la libertà finanziaria passa anche dalla conoscenza.

Buona lettura e buon investing a tutti!



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